sabato 14 febbraio 2009

Valzer di tariffe Vodafone e Wind

Nel giro di pochi giorni, la Vodafone ha eliminato due tariffe storiche e un'opzione e introdotto due nuovi piani tariffari, mentre la Wind ha mandato in pensione due opzioni e ne ha lanciato una nuova.

Ma andiamo con ordine. Vodafone ha ritirato la Tutti e la Tempo Libero (che però restano attive per chi le ha già) e ha introdotto la Più Carica e la Più Carica Easy. Le nuove tariffe sono caratterizzate da un bonus pari al 20% di ogni ricarica superiore a 15 euro. Il bonus è spendibile nel mese successivo alla ricarica. I costi per minuto e per sms delle nuove tariffe sono nella media Vodafone: 16 cent al minuto più scatto alla risposta di 16 cent per la Più Carica e 22 cent al minuto per la Più Carica Easy senza scatto alla risposta. Sms a 15 cent l'uno.

La Vodafone ha anche eliminato l'opzione Night Time. Peccato per i nottambuli!

La Wind dal canto suo ha cancellato dalla sua offerta le Pieno Wind e Pieno SMS, due popolari tariffe con autoricarica per chiamate o sms ricevuti e al loro posto ha inaugurato la Pieno Wind New che a 1 euro al mese offre autoricariche sia per chiamate che per sms ricevuti. L'autoricarica diminuisce a 3 cent al minuto (erano 5 con la vecchia Pieno Wind) o a sms, con un massimo di 50 euro al mese.

Come al solito, non si capisce dal valzer delle tariffe chi ci guadagna (ma abbiamo dei sospetti) e chi ci perde. E come al solito il consiglio è di far fare due conti al software di migliortariffa.it !

domenica 1 febbraio 2009

Navigare in internet all'estero: che incubo!

L'accesso in internet "always on", cioè dovunque, è ormai diventata una necessità per moltissime persone, per ragioni di lavoro, studio, svago. Le reti UMTS e HSDPA offrono velocità accettabili, almeno per operazioni semplici ma fondamentali quando si è fuori ufficio o casa, quali leggere la posta. Molti operatori offrono tariffe per tutti i gusti e le tasche, con o senza chiavetta o modem internet, da pochi euro al mese, che includono decine di ore di navigazione. In media, ogni ora di navigazione costa tra 15 centesimi e 2 euro (guarda qui un quadro riassuntivo).

Qual è il costo per kilobyte? Assumendo una navigazione UMTS a 30KB al secondo (parlo di velocità reali, non quelle sulla carta), in teoria in un'ora uno può scaricare poco più di 100MB. Con l'HSDPA arriviamo a 1GB o anche più. Naturalmente l'ora di connessione non è spesa interamente a scaricare files, quindi assumiamo che in un'ora uno visiti 60 pagine web, una al minuto: ad una media di 50KB (per tenersi bassi) per pagina web si arriva a 3MB. Quindi, la navigazione in Italia può costare, secondo questa stima estremamente prudente, da 5 a 70 cent a MB. Un navigatore esperto può facilmente ottimizzare le connessioni e scaricare decine di MB a pochi centesimi.

Tutto bene, finché non si superano i patri confini. Fuori dall'Italia, anche nell'UE, le tariffe si impennano in maniera scandalosa e senza nessuna ragione evidente (a parte sfruttare il cliente...).

Vediamo la Wind, che offre tariffe tra le migliori in Italia (ad es. la Mega Ore: 9 euro per 50 ore al mese, ovvero meno di 20 cent l'ora). In Europa la tariffa è di 1,25cent per KB, ovvero 12,5 euro a MB. Sì, proprio così: più di 10 euro a megabyte! Cioè da 18 a 250 volte più che in Italia.

E Vodafone? Per Vodafone la tariffa standard è di 0,88cent/KB, ovvero 8,8 euro a MB. Di nuovo, da 12 a 170 volte rispetto alle tariffe nazionali.

TIM risulta la più conveniente, se di convenienza si può parlare: la tariffa standard è di 0,8 cent a KB, ovvero 8 euro a MB. Ma siamo sempre a 10-100 volte più che in Italia. E ringraziamo: fino ad Aprile 2008 era il doppio!

Qualche opzione offerta dagli operatori allevia leggermente la bolletta. Wind offre ad esempio la Roaming No Limit a 3 euro al mese: con questa tariffa si scende a 0,3cent/KB ovvero 3 euro a MB, che è ancora molto, troppo superiore alle tariffe nazionali. La TIM offre invece la Maxxi Alice Senza Confini a 15 euro al giorno per 50 MB, cioè 33 cent. a MB: sembra confrontabile alle tariffe nazionali, ma il credito residuo giornaliero è perso e quindi è molto meno conveniente di quanto non sembri. Senza contare che la navigazione a tempo, invece che a volume come avviene per l'estero, è infinitamente più trasparente e comoda.

Curioso come il prodotto globale per eccellenza, internet, sia ancora così legato al confine nazionale. Conclusione: abbiamo fatto l'Europa, adesso dobbiamo fare le tariffe europee.